venerdì 29 dicembre 2017

“L’ANTIDOTO” BILANCIO ATTIVITA’ 2017 E GLI AUGURI DI BUONE FESTE DI SONNINO IN AZIONE.



BILANCIO ATTIVITA’ 2017 E GLI AUGURI DI BUONE FESTE DI SONNINO IN AZIONE.

Come ormai consuetudine prima che l’anno volga al termine, Sonnino in Azione fa il punto delle attività svolte in questo 2017; grandi obiettivi sono stati raggiunti in questo anno ma il nostro sguardo come sempre è già rivolto al futuro con nuove iniziative e nuovi progetti per continuare sulla strada delle idee che diventano azioni…

Sonnino in Azione continua la sua politica volta alla tutela dell’ambiente e del territorio, oggi più che mai una battaglia rivoluzionaria, sentiamo sempre più spesso anche a livello nazionale degli innumerevoli danni ambientali causati dall’inquinamento e tutto quello che purtroppo comporta, nel nostro piccolo vogliamo sensibilizzare sempre di più al rispetto ed all’amore della “terra dei padri” attraverso la tutela ambientale, per consegnarla alle future generazioni nel migliore dei modi.
Una linea d’azione intrapresa già da qualche anno e che ci aveva visto impegnati nel centro storico con “Cemase Pulite”, la riqualificazione del luogo denominato poi “La posta dejo bregante” e che in questo 2017 abbiamo voluto fortemente consolidare; infatti le iniziative ambientali di pulizia e bonifica dai rifiuti denominate “Noi puliamo Sonnino” del mese di gennaio su un tratto della Strada Provinciale Sonninese e nel mese di giugno sul lungo argine Amaseno in collaborazione con il Comitato il Fontanile di Sonnino Scalo, sono state il risultato di un percorso fatto di confronti e di idee.
Entrambe le iniziative hanno avuto la partecipazione del Sindaco Luciano De Angelis sempre in prima linea in queste iniziative animato dal profondo rispetto per l’ambiente ed al nostro fianco con guanti, busta e pettorina associativa, ma anche diversi cittadini che in modo libero e volontario hanno voluto insieme a noi condividere questa esperienza che riteniamo sia stata bellissima e dall’alto senso civico, che ha voluto far focalizzare l’attenzione di tutti sul grave problema dell’inquinamento e dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti in alcuni punti del nostro territorio.
Importante è stato anche in questo anno il rapporto di collaborazione con le varie associazioni presenti sul territorio; come per l’iniziativa ambientale “Noi puliAmo Sonnino” sull’argine Amaseno con il comitato il Fontanile, o le collaborazioni con la Pro Loco Sonnino e la comunità parrocchiale per gli eventi come il Presepe Vivente o la Passione Vivente 2017 dove abbiamo collaborato anche con i membri di altre associazioni locali.
Importante è stato anche il convegno presso l’auditorium comunale sul tema del surriscaldamento del Pianeta causato dall’inquinamento e dall’intenso sfruttamento delle risorse naturali, abbiamo proposto il documentario “Before the Flood-punto di non ritorno” della National Geographic sulla tematica in questione, aprendo successivamente un dibattito con i partecipanti.
Un altro grande risultato che attesta la grande versatilità del gruppo di Sonnino in Azione sia nell’aspetto pratico che in quello teorico un impegno di sensibilizzazione ambientale a 360°.
Durante l’anno come nostra tradizione e nel rispetto delle nostre radici, abbiamo ricordato i momenti storici che hanno segnato la storia d’Italia nel bene e nel male, abbiamo ricordato come sempre i caduti per l’Idea, quella pura che nemmeno la miseria dell’attuale politica italiana può cancellare; poi i martiri delle Foibe con il nostro omaggio floreale deposto al monumento ai Caduti in piazza Garibaldi; la stessa cosa per le giornate a ricordo dei giudici Falcone e Borsellino con l’omaggio floreale deposto nell’omonimo piazzale ai piedi della lapide a ricordo dei due magistrati uccisi dalla mafia. Poi il ricordo dei Caduti nella festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate e tante altre ricorrenze che non vogliamo e non dobbiamo dimenticare.
Il 2017 è stato anche l’anno in cui anche nel nostro territorio abbiamo toccato con mano l’emergenza immigrazione con le due vicende di Sonnino centro in via Roma e successivamente al Frasso dove per dinamiche diverse ma allo stesso tempo simili, erano state destinate alcune strutture private ad ospitare gruppi di immigrati senza alcun preavviso alle autorità locali e dopo che già il nostro comune contribuiva all’accoglienza tramite il progetto Sprar.
Impeccabile è stato l’atteggiamento del sindaco Luciano De Angelis e di tutta l’Amministrazione Comunale che hanno appurato che le strutture che dovevano essere destinate all’accoglienza non erano assolutamente idonee all’utilizzo, cooperative ed istituzioni che troppo spesso sembrano dimenticare che parliamo di esseri umani da ospitare e non da stipare….
Abbiamo fatto sentire anche la nostra voce, non siamo perfettamente d’accordo nemmeno con il progetto Sprar, perché riteniamo che l’intera emergenza immigrazione è stata gestita malissimo dal principio sia a livello nazionale che internazionale portando ad oggi questa situazione che sembra irrisolvibile e che sta sfuggendo dal controllo, ma preferiamo un progetto Sprar funzionale, con una ospitalità controllata, sicura e dignitosa che una gestione assurda di cooperative speculatrici sulle vite umane che può solo portare ad ulteriori problemi soprattutto di integrazione.
Ci accingiamo infine a chiudere l’anno con uno sguardo già al 2018, infatti abbiamo già annunciato sui social network che sabato 13 gennaio 2018 ospiteremo a Sonnino la signora Edda Negri Mussolini (nipote di Benito Mussolini e Rachele Guidi) che in un convegno all’Auditorium Comunale San Marco presenterà il suo libro “Donna Rachele mia nonna la moglie di Benito Mussolini”, la signora Edda racconterà la storia e la vicenda umana della sua famiglia, la grande figura di Donna Rachele e della sua vita vissuta con grande dignità e coraggio affrontando tragedie, pregiudizi e difficoltà di ogni genere.
Un grande evento voluto fortemente da Sonnino in Azione, come abbiamo già detto senza nessuna nostalgia o ritorno al passato ma un momento di grande cultura, storia e serena condivisione nel nostro paese.
Quindi, il 2017 è stato ancora una volta un anno ricco di attività ed iniziative da parte di Sonnino in Azione, ma già tante idee, progetti ed eventi abbiamo in cantiere, perché siamo sempre l’Idea che diventa azione anche controvento, senza mai paura!
Infine, vogliamo ringraziare tutti i nostri membri volontari e sostenitori, ragazzi con un grande cuore, che anche in questi tempi difficili, dove ideali ed appartenenza sembrano ormai un miraggio lontano, sono sempre pronti a dare qualcosa per il nostro paese dedicando alla causa comune anima, tempo ed energie.
Un grazie al Sindaco ed all’Amministrazione Comunale sempre disponibili alle nostre richieste e proposte.
Un grazie a tutte le associazioni che con noi hanno interagito e collaborato nelle varie iniziative ed eventi di questo anno.
In conclusione…
Siamo nel periodo natalizio, con l’auspicio che stimoli sempre di più in tutti noi lo spirito di pace e fratellanza anche nella nostra comunità e che il nuovo anno, anche ereditando le difficoltà del precedente, sia un anno di serenità e nuova speranza verso il futuro. 
Noi vogliamo farvi i nostri migliori auguri di Buone Feste.

VIVA SONNINO!  VIVA SONNINO IN AZIONE!           


-SONNINO IN AZIONE-



mercoledì 6 dicembre 2017

DESTRA...E' UN'ALTRA COSA...


DESTRA ITALIANA, UN PASSATO CHE SEMBRA ORMAI TROPPO LONTANO… UN PRESENTE ED UN FUTURO IN QUESTA DIREZIONE? NON SCHERZIAMO, LA DESTRA E’ UN'ALTRA COSA…


Sono passati anni ormai dal marzo 2009 quando l’ultimo congresso di Alleanza Nazionale, che portò allo scioglimento del partito ed alla confluenza nel Popolo della Libertà, mise fine ad una storia che aveva lasciato una grande impronta nella politica nazionale dal dopoguerra; un partito erede del Movimento Sociale Italiano che aveva saputo tenere a se le anime e le correnti di quella destra nata e cresciuta nelle strade e nelle sedi di partito delle città italiane.
Senza ripercorrere tutta la storia che già da molti/troppi è stata rispolverata e rigirata a piacimento, ripercorriamo brevemente il percorso della destra sociale italiana.
L’M.S.I. nacque nell’immediato secondo dopoguerra, in una situazione politica e sociale rovente, fatta di scontri, violenze, vendette in un Italia che con grande fatica provava a risollevarsi dalle macerie della guerra.
Grandi personaggi avevano caratterizzato la nascita ed i primi anni di militanza del M.S.I. come Giorgio Almirante, Pino Romualdi, Augusto De Marsanich, Arturo Michelini, Pino Rauti, Junio Valerio Borghese.
Fino agli anni 60’ il Movimento oscillò con buoni risultati dal 2% al 6% a livello nazionale; fu negli anni 70’ che il Movimento Sociale Italiano ebbe una crescita esponenziale arrivando allo storico risultato del 9% al Senato e 8,6 % alla Camera del 1972 con una grande crescita del movimento giovanile, il Fronte della Gioventù, che camminava di pari passo con la guida incontrastata Giorgio Almirante fino alla fine degli anni 80’.
La politica del M.S.I. fu caratterizzata dal conservatorismo sociale, nazionalismo identitario e patriottico, antimperialismo americano, anticomunismo, socializzazione dell’economia e la giustizia sociale.
Con l’avvento della nuova classe dirigente a cavallo tra gli anni 80’ e 90’ dopo la scomparsa del leader storico Almirante, il nuovo leader divenne Gianfranco Fini supportato dall’ala militante che negli anni 70’ e 80’ era cresciuta nelle file del movimento giovanile del partito.
Il M.S.I. intraprese una strada volta all’apertura e al dialogo verso le altre forze politiche che non si riconoscevano nell’area di influenza della sinistra italiana, il tutto in un clima di instabilità politica della nazione scossa dalle stragi di mafia e dall’avvento di tangentopoli.
Ne scaturì nel 1994 dopo una serie di “avvicinamenti”, un’alleanza con Forza Italia nuovo movimento politico capeggiato dall’imprenditore Silvio Berlusconi che portarono successivamente al congresso di Fiuggi del 1995, dove venne sciolto il Movimento Sociale Italiano e fondata Alleanza Nazionale i quadri dirigenti rimasero prevalentemente identici ma ci furono delle fuoriuscite di componenti storiche dal congresso tra cui quella di Pino Rauti che successivamente fondò il Movimento Sociale Fiamma Tricolore.
Anche il movimento giovanile venne riformato con il Fronte della Gioventù che lasciò spazio ad Azione Giovani.
Le esperienze politiche dei governi Berlusconi I,II,III furono caratterizzate da grandi risultati nelle varie elezioni politiche arrivando anche al 15% a livello nazionale ma in generale attestando la media ben sopra il 10%.
Nei governi Berlusconi che si susseguirono diversi furono i ministeri ed i ruoli istituzionali assegnati a componenti di Alleanza Nazionale, quindi il completamento di un percorso politico che aveva portato ad una grande affermazione del partito in tutto il territorio nazionale, infatti furono molte le regioni e le provincie e le città dove Alleanza Nazionale fu assoluta protagonista.
Grandi risultati vennero raggiunti, molte le azioni portate avanti nelle varie legislature da un ramo politico che mai nella storia repubblicana era stato vera maggioranza di governo.
Non tutto però andava per il meglio, i ruoli istituzionali e di potere si ripercuotevano nel partito, dove la stessa classe dirigente trascurò l’ipotesi e l’esigenza di un vero ricambio generazionale che poteva garantire un’azione politica volta al futuro, invece, come il più italico degli errori, tutti rimasero ben attaccati alle poltrone ed al potere che pareva sempre più duraturo, mettendo in secondo piano la salute e l’operato del partito.
Tutto ciò quindi, portò ad un graduale impoverimento dell’azione politica ed un distacco sempre maggiore con il proprio elettorato, soprattutto quello più identitario e sociale, che cominciava a vedere nell’alleato Berlusconi e nel suo partito Forza Italia un’egemonia che metteva a rischio l’esistenza e l’indipendenza stessa di Alleanza Nazionale.
Un malessere generale che si manifestò anche all’interno del partito stesso, dove si erano sviluppate essenzialmente due correnti, una quella maggioritaria legata fortemente all’alleanza con Berlusconi ai quadri dirigenti di Forza Italia ed ai ruoli di governo, dove tutti i maggiori esponenti del partito si erano schierati su questa linea; l’altra corrente invece, quella minoritaria, critica verso la linea intrapresa dagli organi dirigenti, auspicava un ritorno alle origini del partito ed ai valori che ne avevano caratterizzato la storia, corrente però troppo debole per imporre la linea alternativa.
Il risultato che scaturì da questa politica portata avanti dalla classe dirigente di Alleanza Nazionale capeggiata da Gianfranco Fini, fu un autentico disastro, che ebbe il clamoroso epilogo nel marzo del 2009 con lo scioglimento del partito per confluire nel Popolo della Libertà, contro il volere dell’elettorato stesso.
Fin da subito si assistette alla disgregazione di un tessuto militante che era ben radicato nel territorio nazionale. Grandi e storiche sezioni politiche chiusero i battenti, erano diventati negli anni veri e propri punti culturali nel panorama della destra italiana con il fiore all’occhiello dei movimenti giovanili che ruotavano intorno ad Alleanza Nazionale e ad Azione Giovani.
Un patrimonio militante e politico costruito con anni di militanza nei territori, frutto di generazioni che si erano avvicendate; se una corrente minoritaria nel 1995 pensò che la Svolta di Fiuggi fosse stata un male, ma un partito ed un’organizzazione nonostante tutto rimanevano ed andavano avanti, quella della confluenza del 2009 nel PDL fu un disastro clamoroso che portò alla creazione del nulla.
Fu il funerale della destra sociale della nazione, che storicamente era sempre stata presente nello scenario politico italiano.
Tutto ciò successivamente portò a problemi anche all’interno del neonato PDL con lo stesso Fini che ne uscirà insieme ad altri ed il completo scioglimento anche della coalizione stessa nel 2013.
Quello che rimase del vecchio quadro dirigente di Alleanza Nazionale si è riciclato dentro i vari partiti che sono rimasti nell’orbita di un decrepito centro destra, susseguendosi negli anni ad appoggiare vari governi di palazzo coerenti quindi con la linea intrapresa nel passato di un feroce attaccamento alla poltrona anche non contando un bel niente; alcuni sono incappati in scandali vari e fatti ancora misteriosi; altri sono scomparsi dallo scenario politico, forse facendo la cosa migliore.
Cosa ne è rimasto quindi del sacrificio della destra sociale italiana? Risposta, nemmeno le macerie!
Anzi, si sono persi dei riferimenti che anche nei momenti complessi potevano fare da guida e non incentivare il sentimento di anti-politica che regna ad oggi nella Nazione, soprattutto si è favorito il modus operandi della sinistra nei giochi di palazzo (a cui anche il centro destra si è prestato molto volentieri) con governi tecnici ed inciuci a non finire che hanno portato negli ultimi anni ad ulteriori disgrazie soprattutto senza il consenso popolare e la responsabilità politica delle scelte.
Viene da sorridere quando si guarda al panorama odierno del centro destra; molti hanno provato o stanno provando ad impadronirsi di quell’elettorato della destra sociale italiana che sembra essere “scomparso dai radar”, non è così invece, parte di quello che resta di quel mondo ancora c’è, ma semplicemente non è in vendita e non è fortunatamente acquistabile da nessuno, tantomeno dai politicanti da quattro soldi che pensano e sperano che talk-show, social network, e invenzioni varie possano far dimenticare la loro totale assenza, la non curanza  dei problemi giornalieri della gente, dei territori che in passato erano grandi bacini elettorali per la destra e che sono stati lasciati consapevolmente a se stessi.
Questi nuovi partiti che mirano a quello che fu l’elettorato della destra sociale pensano che solo un simbolo basti a meritare un voto. E i programmi? E la politica nei territori? I confronti? La vicinanza a chi già lotta tutti i giorni? Le personalità discutibili a cui si riferiscono? Come si possono accettare coalizioni solo per fare un risultato elettorale ricadendo nello stesso errore? Perché puntare solo a vincere e non ad un buon governo che risollevi l’Italia dal pantano in cui giace? Perché non si ammette che si è già stati al governo e si è fatto ben poco, quando invece molto si poteva e si doveva fare!?
Fortunatamente una cosa non hanno potuto distruggere, L’IDEA, che non è in vendita e resiste anche alla viltà ed al tradimento che hanno portato alla disgregazione di una destra sociale storica.
La Destra è una cosa seria, in nome di un’idea in passato sono morti dei giovani, intere generazioni hanno militato ed hanno creato movimenti culturali che hanno incentivato la cultura, la lotta alla droga ed allo spaccio, la lotta alla mafia, hanno lottato per una giustizia sociale e per tornare a chiamare l’Italia Patria.
La Destra non è becero populismo di comodo.
La Destra non si accoda a nessun treno altrui per il semplice scopo del consenso o del potere.
La Destra ha una sua cultura e una sua identità che è quella italiana.
La Destra non è IO ma NOI.
La Destra non ha bisogno di “mode” ma di esempi di cui la sua storia ne è piena.
La Destra non rinnega e non restaura.
La Destra è patriottismo.
La Destra è tra la gente sempre.
La Destra sa riconoscere i suoi errori.
La Destra o è coraggio o non è! E noi oggi questo coraggio non lo vediamo!
La Destra è un’IDEA che diventa AZIONE.


-SONNINO IN AZIONE-