giovedì 2 novembre 2017

EMERGENZA DISOCCUPAZIONE… INGANNI ED INCOMPETENZE CHE STANNO DESTABILIZZANDO UN’INTERA GENERAZIONE.



EMERGENZA DISOCCUPAZIONE… INGANNI E INCOMPETENZE CHE STANNO DESTABILIZZANDO UN’INTERA GENERAZIONE.

Dati Istat ci dicono che è in aumento il numero di occupati nel mondo del lavoro, aggiungendo che dal 2008  non si registravano questi numeri, ovvero dai tempi di pre-crisi economica…
Dovremmo rallegrarcene, ma se andiamo veramente a guardare a fondo ed in modo più ampio, anche la matematica e la statistica non possono fare un giusto quadro completo della situazione, in primis perché i fattori da tenere in considerazione sono molteplici ed i tassi percentuali di un determinato settore vanno analizzati nella sua completezza.
Non ci sorprende quindi se lo pseudo-governo nazionale (non votato dai cittadini) prende questo dato Istat (di più di 23 milioni di occupati in Italia) e ne fa una bandiera.
D'altronde sono talmente lontani dalla gente e dalla quotidianità che se ne stanno belli nel loro palazzo aspettando solo i momenti opportuni per mettere fuori la testa, mentre la Nazione rotola sempre più a fondo…
Un aumento di occupazione, a livello statistico s’intenda, c’è stato, ma se andiamo a vedere con più attenzione si può parlare veramente di aumento?
Si sta semplicemente incentivando ancora di più il lavoro precario con contratti part-time e voucher il tipico giochetto di questi signoroni della politica che si elevano a statisti, ma invece sono la peggiore classe politica della storia d’Italia.
Totalmente senza scrupoli, si rallegrano di barattare un contratto stabile rispettoso dei diritti e delle tutele per il lavoratore, con più prestazioni lavorative fatte di contratti part-time, voucher e lavoro occasionale. Uno spezzettamento del tipo (dai 1 prendi 3), ovvero ai costi di un intero contratto lavorativo si impiegano più persone che andranno a percepire salari irrisori mancanti di ogni tipo di tutela.
Tutto ciò quindi sarebbe la massima esaltazione del genio politico e dirigente italiano? Che pur di far muovere dati statistici da sbandierare stanno incentivando un disastro generazionale senza precedenti?
Il risultato della statistica se guardato a fondo è impietoso ed indegno per una nazione come l’Italia, si fa finta di non guardare la realtà dei fatti…
Fonte Inps dichiara: “   in 6 mesi 822.000 contratti stabili, -2,7%
 L’Inps rileva che nei primi sei mesi del 2017 sono stati attivati oltre 822.000 contratti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni) con un calo del 2,7%% sullo stesso periodo del 2016. Le cessazioni di contratti stabili nello stesso periodo sono state 790.133 e che quindi il saldo resta attivo per 32.460 unità (in calo rispetto ai 57.277 dei primi sei mesi 2016 e di 391.869 dei sei mesi 2015 quando erano previsti sgravi contributivi totali). Se si guarda all'insieme dei rapporti di lavoro nei primi sei mesi del 2017 sono stati attivati 3,5 milioni di contratti con una crescita significativa dei contratti a termine (quasi mezzo milione in più rispetto al 2016 con un +27%). I contratti a termine superano quota 2,35 milioni mentre le assunzioni a tempo indeterminato (escluse le trasformazioni) sono 640.532 (-3,8%). Le assunzioni in apprendistato sono 144.177, in forte crescita (+27,3%), mentre le assunzioni stagionali sono state 410.896 (+20,9%).”
Dati questi che ci fanno ben capire come stanno veramente le cose e su quale direzione sta remando questo pseudo-governo, quella della precarietà e dell’incertezza con la vergognosa percentuale della disoccupazione giovanile di oltre il 35%.
Continuiamo poi a non comprendere come possa essere così attendibile il calcolo della disoccupazione giovanile sulle fasce d’età (15-24 anni) quasi una presa in giro, perché buona parte dei giovani compresi in quelle fasce sono ancora nel periodo di studio nelle scuole e nelle università, se solo l’asticella venisse come giusto che sia, ulteriormente alzata verso i 30 anni ed anche oltre…..Il dramma sarebbe ancor più evidente…
Un’intera generazione in balia di questa classe dirigente scellerata! Che più volte si è permessa anche di offendere la volontà e la capacità dei giovani italiani.
In generale la disoccupazione in Italia nel 2017 è stata rilevata intorno all’11,3 %, dato sconcertante per una nazione come l’Italia, peggio di noi solo la Spagna 17,7% e la Grecia 22,5%.
Con un po' di amarezza ci viene da sorridere, nel fare un salto indietro nel tempo, sempre riguardante il tema lavoro, quando nel 2008 la disoccupazione era al 6,8% (dato già troppo elevato ma ancora in tempo per evitare il tracollo)  i sindacati e tutte le loro sigle e sotto-sigle scendevano ferocemente nelle piazze d’Italia a difendere il lavoro, a denunciare la disoccupazione e le scelte del governo di allora, per reclamare più diritti….Ecco proprio oggi,  soprattutto dopo la riforma Fornero del 2011 (passata anche con il loro placido consenso) ed il susseguirsi di manovre a discapito dei diritti dei lavoratori che tanto sbandieravano….Dove sono i sindacati? Che ne hanno fatto delle lotte e delle conquiste dei lavoratori?  La nostra risposta…..Ci si sono puliti il culo!!!!
Permetteteci questa parola detta in assoluta franchezza ma calza a pennello in un momento estremamente complesso come questo.
Si sono accodati al potere (si, si è sempre detto questo di loro, ma oggi più che mai sono lì, attaccati e avvinghiati a quelle poltrone) costretti a difendere le ultime tessere rimaste, lisciando il pelo ai poveri pensionati, perché parliamoci chiaro…quelle della nostra generazione ne vedranno ben poche!
Dovranno pagare a caro prezzo il loro modo di fare, la loro altezzosità, per aver creato un sistema a circolo chiuso che si è tenuto ben stretti solo determinati settori del lavoro italiano, quelli “comodi” che possono senza tanti patemi garantire il consenso ed il potere.
Tutto questo stride fortemente con quanto accade nella quotidianità lavorativa e le condizioni di lavoro che gli operai devono accettare per garantirsi e mantenersi questo che dovrebbe essere un sacro diritto di tutti, incentivando una guerra indegna tra poveri …Questo tema, meriterebbe veramente un approfondimento a parte, ma non vogliamo dilungarci troppo.
Siamo diventati “incostituzionali”, senza rendercene conto, anche in questo (dopo che ci hanno tolto la sovranità del voto) infatti per non dimenticare, l’articolo 1 della Costituzione Italiana recita:
L’Italia e` una Repubblica democratica, fondata sul LAVORO.
LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO, che la esercita
nelle forme e nei limiti della Costituzione.”
Purtroppo abbiamo pericolosamente fatto un salto indietro di circa 40/50 anni, dove il datore di lavoro ancora si sentiva un “padrone” e dove il “caporalato” era la normalità, di un Italia che però stava lottando, crescendo ed evolvendosi, avviandosi negli anni a seguire a colmare quasi totalmente queste lacune. Oggi invece dai telegiornali apprendiamo che si ricomincia a morire per l’eccessiva fatica nei luoghi di lavoro! Assurdo! Soprattutto nel settore agricolo, dove gli sfruttati non sono solo gli stranieri, ma anche e soprattutto gli italiani! Si proprio quelli (a detta di qualche imbecille) che alcuni mestieri non vogliono più esercitarli…Andatelo a dire a coloro che hanno speso la loro vita nei cantieri edilizi, sostituiti dalla manodopera a basso costo dell’est-europeo creando una voragine nei diritti e nella qualità del lavoro!
Nelle fabbriche e nelle catene delle grandi distribuzioni orari di lavoro assurdi, con paghe a volte misere e con continui straordinari gratuiti. L’eccessiva concorrenza esterna e la penuria di lavoro porta gli operai ad accettare tutto questo per tutelare il salario e le proprie famiglie…Dove sono i sindacati in tutto questo? Su ogni cosa attendono la denuncia scritta e firmata? Sanno bene quali sono le condizioni anche di sicurezza con cui fanno i conti tutti i giorni gli operai.
Quindi chi glielo va a dire ai “nuovi statisti del nostro tempo” che fortunatamente sappiamo leggere e scrivere? Vediamo una disoccupazione spaventosa che sta minando le fondamenta del futuro della Nazione, chi ha la fortuna di lavorare deve farlo in condizioni a volte assurde, il tutto avvolto da una precarietà che vogliono farcela passare per normalità.
Non si gioca con il lavoro! Non si gioca con le statistiche! Non si gioca con il futuro dei giovani! Non si gioca con padri e madri di famiglia!
Il Lavoro è dignità, futuro e civiltà!

-SONNINO IN AZIONE-