sabato 8 febbraio 2014

IL GIORNO DEL RICORDO.

60 ANNI DI SILENZIO...

NON DIMENTICHIAMO QUELL'INFERNO!!!


Foiba di Basovizza


“L’aria pura ti mordeva il viso, ma la corda ti tagliò il sorriso.

E poi cadi sempre più giù, e poi cadi sempre più giù.”





Corpi di donne recuperati in una foiba
Avevano solo una colpa…..essere italiani! Tanto bastava per i criminali del maresciallo boia Tito per gettare nelle foibe, talvolta ancora vivi, uomini, donne, bambini, sacerdoti, carabinieri, poliziotti, finanzieri. Fu una vera e propria PULIZIA ETNICA! Perpetrata da barbari assassini, con l’unico obiettivo di cancellare qualsiasi traccia di italianità nell’Istria e nella Dalmazia.

Violenze di ogni genere, stupri, sevizie con migliaia di modi per infliggere atroci torture! Questo era il divertimento dei gendarmi rossi, che ebbero libero arbitrio in quelle zone, in un momento di confusione totale! Alcuni italiani sapevano….ma collaborarono o si arruolarono nelle loro file , e addirittura presero parte anche alle esecuzioni, violenze ed infoibamenti in nome delle mire espansionistiche di Tito! 60 anni di silenzi! Tutti sapevano, ma nessuno raccontò la storia troppo scomoda degli italiani infoibati. In pochi cercarono di raccontare quei massacri oppure di dare credito alle testimonianze dei sopravvissuti. Anzi, alcune forze politiche minimizzarono ed in alcuni casi giustificarono quelle azioni come vendetta per le ingiustizie subite dalle popolazioni slave negli anni del fascismo, ma furono trucidate anche migliaia di persone che non avevano nulla a che fare con l’ormai decaduto fascismo. Addirittura gettarono nelle foibe anche partigiani italiani, che a loro avviso avevano altra linea politica e quindi sarebbero stati d’intralcio alla loro amata causa di rivoluzione!
Uno dei simboli di quella immane tragedia fu Norma Cossetto, una giovane studente di 24 anni, che aveva rifiutato di collaborare con le truppe slave di Tito quindi gli assassini del suo popolo.
La ragazza venne arrestata, picchiata e successivamente legata in un tavolo dove venne stuprata da 17 infami titini, infine agonizzante venne gettata ancora viva in una foiba.
Ce ne furono migliaia di questi crimini, ma nessuno volle portare alla luce questa immane tragedia!
Purtroppo ancora oggi ci sono frange che negano quei massacri e continuano a buttare fango su quei morti, danneggiando monumenti eretti in loro ricordo, oppure con scritte ingiuriose che ogni anno appaiono sui muri delle città italiane!
La nostra speranza è che finalmente nelle scuole venga trattata in modo adeguato e approfondito quella strage di italiani, per troppo tempo taciuta! E che le nuove generazioni sappiano, senza veti politici, la verità di quello scempio,   almeno per rendere onore alla loro memoria! Non ci sono morti di serie A e di serie B!
Noi non dimentichiamo i martiri delle Foibe e le violenze subite dal popolo Giuliano-Dalmata!!!
ONORE !!!




MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE ALLA MEMORIA
«Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio.»









“E dopo tanti anni chi più ti ricorda, le tue ossa nude spolpate da una melma sorda.
Fratello non temere: noi siamo qui!
Siamo qui a lottare e non per dimenticare
i volti di donne massacrate, il filo spinato e la mitragliatrice.
Hanno spento un fiore ma subito un altro è sbocciato.


IO NON SCORDO!!!!


                                                         -SONNINO IN AZIONE-