Il
nostro paese basa le sue origini sull'agricoltura e la pastorizia che nel
passato sono stati il motore dell'economia del nostro territorio, si viveva con
cio che si produceva nei propri terreni, sia il contadino che il pastore
traevano il massimo beneficio dalle materie che producevano in casa e poi
rivendevano o barattavano nei piccoli mercatini del centro storico.
Con il passare degli anni con lo sviluppo tecnologico, un tenore di vita
diverso, e sopratutto il cambiamento della società, hanno portato ai minimi
termini quello che prima era considerato il motore dell'economia di Sonnino.
Il contadino produceva e vendeva ortaggi di ogni genere,olio di oliva, vino e
tutto quello che poteva derivare da essi; il pastore invece metteva sul mercato
i formaggi, i salumi e tanto altro, ovviamente dato che il contatto era
"diretto" dal produttore al consumatore, anche il valore economico
dei prodotti si adeguava ai tempi che correvano.
Adesso con la grande distribuzione dei supermercati e molto altro, e
specialmente in questo periodo di profonda recessione, ci si ritrova a trovare
questi prodotti nei banchi di vendita a prezzi elevati, prodotti che non sono
della zona, quindi non portano nessun beneficio al nostro territorio, facendo
quasi scomparire la produzione propria di questi beni che erano la ricchezza
del nostro territorio.
Il coltivatore o l'allevatore, si ritrovano a fare i conti con spese enormi per
la gestione delle loro attività, ed in cambio guadagna solo un quarto del
prodotto che vende, che poi noi ritroviamo a prezzi molto gonfiati....
Il risultato di tutto questo sul nostro territorio?
Semplice, i coltivatori e gli allevatori che sono rimasti devono fare i conti
con prodotti che vendono poco e a poco prezzo, quindi con guadagni
minimi,questo ha portato ad un'allontanamento sopratutto da parte dei giovani
da queste attività, che dovrebbero essere il fattore trainante della nostra
"piccola economia"perche noi non abbiamo mica le industrie! Tutto ciò
se incentivato porterebbe molte risorse al paese, in termini di occupazione,
sviluppo economico, riscoperta di valori e tradizioni che hanno caratterizzato
il nostro passato.
Noi di Sonnino in Azione, per combattere questo declino, e rivalorizzare i
nostri prodotti pricipali, proponiamo alle future amministrazioni, di mettere a
disposizione un giorno della settimana, escluso il sabato dove si svolge il
mercato, in piazza San Pietro di far svolgere il "mercatino a km 0",
ovvero il produttore, sopratutto giovani, che vendono i loro prodotti che
devono essere esclusivamente prodotti nel nostro territorio, in parole povere
dobbiamo creare un vero è proprio marchio, un "made in Sonnino".
Si deve fare in modo che il produttore non deve pagare l'occupazione suolo
pubblico, ma devono solo specificare la località del prodotto, e devono avere
le autorizzazioni sanitarie apposite; ovviamente il mercatino si svolge
settimanalmente, quindi ogni periodo avrà i suoi prodotti di stagione.
Tutto ciò per favorire l'economia del nostro paese, consumando prodotti
nostrani sicuri e controllati, invogliando anche i giovani a riscoprire queste
risorse che in tempi come questi sono fondamentali.
Ci sarebbe un grande risparmio economico per il consumatore,perchè comprerebbe
direttamente dal produttore, e lo stesso avrebbe un guadagno maggiore perchè
non deve passare per altri intermediari, quindi meno passaggi e più semplicità
di vendita e con giusti guadagni e giusti prezzi.
La locazione di piazza San Pietro è il cuore del paese, dove si fonde il
passato con il presente, la vecchia piazzetta a ridosso di piazza Garibaldi,
sarebbe come far risorgere il mercato della "piazza del pesce" con
una vasta varietà di prodotti: l'olio il primo prodotto e l'eccellenza della
sonninesità, ortaggi vari, salumi, frutta di stagione, olive, formaggi di ogni
genere, vino,e tanti altri prodotti non solo da tavola, ma anche la vendita di
cesti, per i pochi "cestai" che sono rimasti, che è un'arte vera e
propria che si sta perdendo.
Insomma dobbiamo fare in modo che le amministrazioni future capiscano che
Sonnino deve essere un paese dove è un piacere stare, per quello che offre ai
suoi cittadini, e non un paese da cui andare via perchè non offre nulla!
Questa è una nostra piccola proposta che potrebbe sembrare anche un pò strana,
ma sarebbe un grande modo per far si che i nostri prodotti fatti a Sonnino
abbiano la precedenza sugli altri facendo risparmiare ai consumatori, e creare
nuove prospettive per chi si vuole affacciare su quel determinato settore.
Chiaramente le amministrazioni devono presentare il "progetto di mercatino
a Km 0" alla Regione Lazio per le apposite autorizzazioni e incentivazione
economica, anche per coprire le spese di pulizia della piazza e delle zone
limitrofe. Inoltre sarebbe bello anche ripristinare il funzionamento della
fontana di piazza San Pietro, riportandola al suo normale e vero uso.
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