31/10/’12! In
questa data a Sonnino si è verificato un evento, da sempre temuto, che ha
lasciato molte persone a bocca aperta e provocato molti danni: il “CATAUSO” si
è otturato!
Il “catauso” non è altro che una voragine carsica, una sorta
di “foiba” sonninese, che raccoglie tutte le acque che filtrano nel terreno e
che provengo dai fossati e corsi d’acqua più piccoli.
Il 31 Ottobre del 2012 a causa di forti piogge
il catauso è collassato, non lasciando più scendere acqua e, di conseguenza,
causando un incredibile innalzamento del livello facendo straripare i fossati
fino ad invadere la strada ed allagare(di circa 2 metri ) gli stabili
circostanti, ovvero una rivendita di materiali agricoli e una casa, causando
danni per migliaia e migliaia di euro.
Di certo la colpa non può essere soltanto della tanta acqua
piovana transitata nella voragine, ma buona parte del merito possiamo
attribuirlo soprattutto all’enorme quantità di detriti che si sono accumulati
all’interno del catauso causandone quindi l’ostruzione.
La cosa che decisamente fa rabbia è che questo accumulo
spropositato di detriti è stata in gran parte causato dall’uomo, che invece di
smaltire i rami ecc… con le giuste modalità, sceglie la strada più semplice
gettando questi detriti nei fossati.
Altra causa è sicuramente la completa mancanza di
manutenzione dei fossi e dei fossati, che convogliano l’acqua piovana, lasciati
in uno stato di totale abbandono o, in alcuni casi, volontariamente ostruiti.
Molte persone potrebbero pensare che dopo un evento di questa
portata le autorità si siano immediatamente messe al lavoro per prevenire
ulteriori casi, invece, dopo aver messo in sicurezza il ponte(cioè aver
semplicemente ristretto la carreggiata) che passa sopra il fossato straripato,
tutto è stato messo a tacere e nessuno ha più parlato del problema.
E così è stato fino a
ieri, 6 Marzo 2013, cioè 4 mesi dopo il primo allagamento, quando il Catauso si
è nuovamente ostruito e, purtroppo, chi ha subito danni sono sempre le stesse
persone, poiché si trovano nelle immediate vicinanze della voragine.
Questa volta la situazione è ancora più grave perché, a
quanto pare, una cassetta dell’enel, posta nel bel mezzo della zona allagata, è
andata a fuoco e se qualcuno dei cavi venisse a contatto con l’acqua si
correrebbe un grandissimo pericolo di FOLGORAZIONE.
Che non sia proprio un morto sulla coscienza quello che le
autorità aspettano per sentirsi spronati a lavorare per risolvere questo
problema?
Il nostro paesino corre costantemente seri rischi di
catastrofi idrogeologiche e la sola cosa
che dei tecnici, pagati da noi cittadini, hanno fatto dopo il primo allagamento
è stato semplicemente restringere la carreggiata di un ponte.
Ma quello del catauso è solo la punta dell’iceberg! Infatti
a Sonnino la pioggia è sempre portatrice di sventure quali danni alle auto,
danni al manto stradale, tombini scoperti e allagamenti. Questo paese necessita
di una seria revisione della propria rete di convoglio delle acque piovane e un
rigido controllo sulle cattive abitudini di qualche cittadino che devia i
cataletti portando l’acqua sulla strada, che assume l’aspetto di un vero fiume
in piena.
Dopo quattro mesi
siamo ancora nello stesso identico punto, non ci siamo spostati di un
millimetro. Ieri ce la siamo cavata, forse anche oggi…ma domani?
I futuri amministratori di questo paese dovranno
concentrarsi su cose concrete ed essenziali per il cittadino, come la sicurezza
delle strade e l’efficienza dei servizi.
Sonnino non ha bisogno di progetti fantascientifici, come
rendere navigabile il fiume Amaseno o imbottigliare l’acqua del catauso…a noi
basta che l’acqua scorra nei posti giusti e che le strade non siano fatte per
le barche, ma per le nostre automobili.
A noi servono
amministratori che prendano decisioni per il bene di Sonnino e non in base ai
voti che si possono prendere…a noi servono amministratori che non hanno paura
di prendersi delle RESPONSABILITA’!
Sonnino In Azione
Purtroppo negli anni abbiamo speso tanti soldi, utili a prendere i voti e a fare clientelismo, dimenticando la manutenzione e la messa in sicurezza di molti siti (come il Monastero). Come Sonninesi dovremmo vergognarci di aver permesso tutto ciò. Ora non ci resta che raccogliere i cocci...
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