Attentato
di Nizza la nostra vicinanza e solidarietà al popolo francese…
Fratelli? Ma quali fratelli? Non sono nostri fratelli assassini e criminali senza patria ne onore!
Tristezza
e sgomento per l’ennesimo attentato terroristico a Nizza che ha colpito la
Francia e tutta l’Europa.
Ancora
una volta le vittime sono cittadini inermi uomini, donne, bambini, anziani
senza distinzioni in una tranquilla serata di festa.
Solo
una mente perversa e piena di odio può scagliarsi con un camion a tutta
velocità su persone che stanno tranquillamente passeggiando su un lungo mare
una sera d’estate.
Ci
rattrista però ancora una volta constatare la totale inadeguatezza della politica
europea ed internazionale incapace di dare risposte con una classe dirigente
così scarsa come poche volte si era mai vista.
Molte
le domande, le contraddizioni, le colpe che vedono la polizia, servizi di
sicurezza francesi ed europei nel mirino, quando invece questi ultimi agiscono e
lavorano sulle direttive imposte dai governi… Linee politiche alquanto
discutibili che non garantiscono né sicurezza né integrazione e gli esempi
ormai sono purtroppo innumerevoli.
Siamo
convinti che non si può prevedere perfettamente l’atto criminale di un “fanatico
assassino” che può in ogni modo e in ogni momento disseminare terrore ovunque,
come ad esempio qualche settimana fa la strage dei nostri connazionali a Dacca
nel Bangladesh; ma questi “mostri” non cadono dalle nubi… Sono cittadini
francesi, europei, immessi nel forzato circuito del multiculturalismo e pluralismo
che sta fragorosamente fallendo, o forse non è mai esistito ma è sempre stata
una “bandiera di comodo” di questi governi così “democratici” e “liberticidi”
che arbitrano sulle nostre vite.
Idea,
quella “democratica” e della falsa morale, che sta annientando l’Europa dei
popoli, delle città, delle tradizioni, della cultura.
Diceva
Giorgio Almirante: “Democratico è un aggettivo che non mi convince… e in
Parlamento so stare senza cedere ai suggerimenti ed alle false tentazioni della
democrazia.”
Un
clima di terrore quindi, mescolato al politicamente corretto della fratellanza,
dell’uguaglianza e della libertà.
Ci
si rifà ogni volta a discorsi di comodo…. Tutti fratelli…Ma quali fratelli???
Questi
sono criminali senza patria ne onore che drogati nel fisico e nello spirito
commettono le peggiori atrocità.
Noi
non consideriamo fratelli coloro che ammazzano, uccidono, sequestrano,
sottomettono in nome di una religione che ancora ad oggi non condanna e non
prende una plateale posizione e che vede proprio nella “sottomissione” la
regola principale del loro credo.
Non
ci potrà mai essere dialogo e condivisione se da una parte si vogliono
abbattere i muri e dall’altra vengono ricostruiti più spessi ed invalicabili di
prima.
Non
ci potrà mai essere un dialogo se vediamo che nel quartiere belga di Molenbeek,
covo degli attentatori di Parigi, o nella città di Marsiglia, vige l’omertà e l’ostruzionismo
da parte della comunità islamica.
Non
ci potrà mai essere un dialogo con chi “segretamente” predica e interpreta la
propria religione.
Da
qui nasce il terrorismo più o meno religioso come quello dell’attentatore di
Nizza.
Vicinanza
al popolo francese ed un pensiero alle vittime del vile attentato di Nizza.
R.I.P.
-Sonnino in Azione-
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