GIUDICE GIOVANNI FALCONE… AMORE PER LA PROPRIA TERRA E
ALTISSIMO SENSO DELLO STATO.
Oggi in occasione della ricorrenza della strage di
Capaci in cui perse la vita il giudice Falcone, Sonnino in Azione ha voluto deporre
un omaggio floreale ai piedi della lapide posta dall’amministrazione comunale sulla
bellissima e colorata colonna presso le autolinee, realizzata da un ragazzo
sonninese a ricordo dei giudici Falcone e Borsellino vittime della mafia.
Questo è il nostro tributo e ringraziamento ed anche un modo sempre più netto
per ribadire a gran voce il nostro NO ad ogni mafia!
“La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano
e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto,
bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e
che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando
in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.”
-Giudice
Giovanni Falcone-
Il 23 maggio 1992 il giudice Giovanni Falcone venne
assassinato con sua moglie e tre uomini della sua scorta in un barbaro
attentato organizzato da Cosa nostra, in cui venne fatto saltare con un grande
quantitativo di tritolo il tratto autostradale all’altezza di Capaci al momento
del passaggio dei veicoli del giudice e della scorta.
Il giudice Giovanni Falcone impegnato in prima persona
alla lotta alla Mafia, aveva scoperto negli anni tutti gli intrecci tra il
potere mafioso, politico e imprenditoriale presente in Sicilia ma con legami in
tutta Italia ed anche negli Stati Uniti.
Le sue indagini insieme all’amico Paolo Borsellino,
anch’egli assassinato qualche mese dopo, portarono alla creazione di un grande
pool antimafia con l’obiettivo di colpire duramente e definitivamente
l’organizzazione criminale che ormai era estremamente radicata nel tessuto
sociale siciliano. Infatti a metà degli anni 80 iniziò il maxi processo che
portò in carcere numerosi elementi di spicco della mafia e vennero inflitte 360
condanne.
L’attività del giudice Falcone proseguì arrivando a
scoprire legami criminali anche nelle istituzioni dello Stato e nel sistema di
alcuni partiti politici.
Continuò instancabilmente pur sapendo di essere nel
mirino dell’organizzazione criminale che aveva individuato nel giudice Falcone
l’ostacolo da eliminare in modo violento e clamoroso, così da fungere da
deterrente per chiunque osasse ostacolare in futuro i loro affari.
L’attentato al giudice Falcone fu l’ultimo di una
lunga serie passata negli anni precedenti ma per la prima volta scosse
fortemente la Nazione e soprattutto le coscienze dei siciliani che iniziarono a
metterci la faccia e coraggiosamente a dire no alla mafia!
ONORE AL GIUDICE FALCONE E AGLI UOMINI DELLA SUA
SCORTA!
Esempio di Coraggio, di Libertà, di Senso dello Stato
e del Dovere!
NOI NON DIMENTICHIAMO!
-SONNINO IN AZIONE-
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