L’ITALIA
ERA GIA’ UNITA…… MA SUL PIAVE SI FECERO GLI ITALIANI DI IERI E DI OGGI! PER NON
DIMENTICARE!
L’ITALIA ERA GIA’ UNITA…… MA SUL PIAVE SI FECERO GLI ITALIANI DI IERI E DI OGGI! PER NON DIMENTICARE!
4
Novembre 1918….con il famoso “Bollettino della Vittoria” il Generale Armando
Diaz annuncia alla Nazione la vittoria dell’Italia nel primo conflitto mondiale,
che vide per la prima volta tutti gli italiani uniti sotto un’unica bandiera
Tricolore combattere, lavorare, soffrire e soprattutto difendere la propria
Patria dall’invasore Austro-Ungarico, che in più momenti del conflitto sembrava
averci annientato, specialmente dopo Caporetto dove vide una “scellerata”
ritirata del nostro esercito, che andò totalmente allo sbando con moltissimi
uomini rimasti dietro le linee nemiche e un numero infinito di morti tra i
soldati e tra i civili.
Infatti
nelle zone dell’Italia in cui ci furono gli aspri combattimenti paesi e città
vennero distrutte completamente, fu da questa immane tragedia che venne fuori
il grande spirito italiano! Dove civili uomini e donne pur non avendo più
nulla, si misero a disposizione delle truppe ed in poco tempo riuscirono a
difendersi con le unghie e con i denti sul Piave, fiume sacro alla Patria ,ed a
respingere il nemico invasore fino alla definitiva battaglia di Vittorio
Veneto, dove l’esercito italiano sbaragliò il nemico e lo costrinse alla
ritirata; lì venne completata l’unità nazionale!
Da
quel giorno ogni italiano vide il Piave come il simbolo dell’appartenenza alla
sua terra erano prevalentemente contadini, pastori, gente del popolo, che
nella maggior parte dei casi non sapeva né leggere né scrivere, alcuni
partirono volontari, altri vennero richia
mati per mobilitazione generale,
quindi non avevano nessun tipo di ambizione o interesse se non quello di
difendere anche con la propria vita la loro terra.....la terra dei loro padri!
Il
4 novembre è il giorno che ci invita a riflettere sulle barbarie della guerra,
che rende l’uomo una bestia feroce, ci furono fucilazioni sommarie di giovani
ragazzi che presi dalla paura volevano ritirarsi o non lanciarsi all’assalto
della trincea nemica, oppure in alcuni casi ragazzi che si toglievano la vita per
scampare agli orrori delle trincee e degli assalti alla baionetta, il 4
novembre è il giorno dove si ricordano anche loro, assolutamente non per
codardia, ma come ragazzi estremamente sensibili dove prevalse a tal punto il loro
lato umano che li spinse a questi gesti estremi….. purtroppo era la guerra anche a loro va il nostro pensiero.
Trincee
scavate a mano a 3000 metri di quota, mine piazzate per far saltare montagne
intere,vestiario inadeguato, cannoni trainati a mano o con i muli sulle pareti
rocciose di quei monti, scarsità di cibo.
Per
non dimenticare i “ragazzi del 1899” che erano giovanissimi e furono inviati
nelle prime linee a rinfoltire le file ormai esigue e composte da soldati ormai
logori da 3 anni di conflitto, pagarono con un alto tributo in vite umane!
Forse anche per inesperienza o spensieratezza che caratterizzano quell’età.
Fu
anche la guerra di fulgidi esempi di patriottismo come ad esempio: Enrico Toti,
Francesco Baracca, Cesare Battisti e molti altri!
Il
4 novembre è anche il giorno dove si ricordano i caduti di TUTTE le guerre e di
TUTTI i diversi schieramenti che si crearono in seguito, i caduti della
resistenza, i caduti della repubblica sociale italiana, i caduti nelle campagne
di Albania Grecia e Russia, non c’è politica che tenga, erano uomini e
donne ITALIANI!!!!!
E’proprio
lo spirito che abbiamo riportato in queste righe che noi Italiani dobbiamo
riconoscerci, in momenti difficili come questo dobbiamo essere uniti più che
mai!Momenti in cui in alcuni casi molte persone si vergognano di essere
italiani! Per colpa di una politica che
ha abbandonato la gente comune, disinteressata ai problemi delle famiglie e dei
giovani, che non lascia più spazio a questi veri esempi di patriottismo come
insegnamento, accantonandoli in un angolo difendendo solo gli interessi dei
grandi e le loro poltrone, ma hanno dimenticato che i fanti sul Piave morirono
anche per loro! Che oggi invece di onorarli e prendere esempio stanno distruggendo quello che ci hanno donato quegli uomini! Quelle persone diedero la vita per la nostra Patria, per la
Libertà dei nostri territori, per il futuro dei propri figli, mogli, nipoti,
per avere finalmente dopo secoli una Nazione unita sotto un’unica bandiera! Noi
siamo il fante sul Piave, il bersagliere, l’alpino , l’aviere, il marinaio, il
partigiano, il marò,la crocerossina! Non dobbiamo farci la guerra tra poveri!
MAI PIU' GUERRE!!! Che siano solo bene impresse nella nostra mente perché mai
più avvengano, senza nessun revisionismo di parte.
Picchetto d'onore alla bandiera che coprì il feretro del milite ignoto durante la rievocazione del "viaggio dell'eroe" 2011 |
Per
non dimenticare che il 4 novembre è la data per ricordare i ragazzi di Nassirya,
i ragazzi morti nel deserto o nelle regioni dell’ Afghanistan e tutti gli altri
caduti in questi ultimi anni nelle missioni sparsi per il mondo.
Ed
infine il 4 novembre ricordiamo a tutti,… i nostri Marò in India, dove sembra
che tutti abbiano dimenticato, ragazzi che fuori dalla nostra Patria stanno
dando esempio, in una situazione internazionale molto strana e non ancora ben
delineata, di disciplina, onore, fierezza e attaccamento alla bandiera! Quella
TRICOLORE!!!!!
Non
dimentichiamo mai, che se oggi godiamo della nostra libertà, se siamo parte di
una Nazione, se abbiamo una bandiera, se possiamo godere della nostra bella
Patria anche con tutti i problemi che può avere…….il merito è tutto di quegli
uomini!!!! Onore a loro!!!!!!!
4
NOVEMBRE LA FESTA DEGLI ITALIANI !!!
Soldati italiani che entrano in un paese appena liberato accolti dalla popolazione come eroi! |
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SONNINO
IN AZIONE-
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