INSEDIAMENTO SINDACO
Linee programmatiche di
mandato 2013-2018
Cittadine e Cittadini,
Signori Consiglieri
con l’emozione che mi
vince fortemente…. il primo doveroso pensiero è rivolto a Voi Sonninesi.
Ringrazio le elettrici
e gli elettori che
il 26 e 27 maggio mi hanno scelto come Sindaco. Sono
consapevole che il voto ha evidenziato una città divisa e che la coalizione
vincente non ha avuto la maggioranza assoluta degli elettori, ma le regole
poste a base della consultazione elettorale assegnano alla lista, che ha avuto
il maggior suffragio, i due terzi dei seggi ed il diritto ad amministrare. Chi
si attarda a disquisire sulla legittimazione ad amministrare della lista
SONNINO INSIEME offende la democrazia e le sue regole. Non è una NORMA
FATTA APPOSITAMENTE PER SONNINO….La maggior parte dei governi e delle
amministrazioni locali si basano su una maggioranza relativa.
Ai Voi Consiglieri
Comunali
il mio abbraccio di stima ed i complimenti per l’elezione in questa Assemblea e l’augurio di
buon lavoro.
La fiducia nei miei
confronti è motivo di grande onore.
Avverto fortemente il peso della responsabilità.
Avverto fortemente il peso della responsabilità.
Di questa
responsabilità avevo preso piena coscienza quando, dagli amici di sempre, con
cui ho condiviso negli anni gioie e sofferenze, mi è stato proposto di
accettare la candidatura a Sindaco. Si è poi alimentata durante la campagna
elettorale, percependo settimana dopo settimana che crescevano i consensi
attorno a noi e che veramente si poteva
intraprendere quel cammino che avevamo auspicato.
Un cammino da
realizzare INSIEME. E quando dico INSIEME, mi rivolgo a tutti. A
coloro che mi hanno dato fiducia, a coloro che hanno votato altri
candidati, a coloro che a votare non ci sono andati.
Lo dico oggi a
parole, lo voglio sostenere da domani con i fatti: non sono il
Sindaco di una parte, sono il Sindaco di tutti. Potrà sembrare una citazione
ovvia e banale, quasi scontata, ma voglio ripeterla anch’io perché dire che
sarò Sindaco di tutti, anche di quei cittadini che non hanno condiviso il mio
programma non è mai banale, anzi, proprio dalla dialettica tra idee e
programmi, dal confronto tra coloro che pensano diversamente, che trae alimento
la democrazia, maturano le società, si consolidano le comunità.
Sono il Sindaco di una
Comunità…..
mi vedo tra i cittadini, tra i loro problemi, tra le loro speranze e tra la
loro aspettative con cui voglio misurarmi. Sono il Sindaco che andrà nelle case
a dare risposte, ad informare, a ricevere suggerimenti.
Con una
consapevolezza: io non voglio fare il Sindaco, intendo ESSERE il
Sindaco.
Perché è l'essere che porta al fare. E da fare ce n'è davvero tanto.
Perché è l'essere che porta al fare. E da fare ce n'è davvero tanto.
Da fare INSIEME. Da
realizzare INSIEME.
E’ stata una campagna
elettorale che ha permesso a tutti di esporre i propri programmi , le proprie
idee, di discutere e confrontarsi con il paese il quale , dopo aver vissuto
questi momenti con grande intensità, ha partecipato sino dentro le urne,
confermando nell’alta partecipazione 81,55% questo fondamentale
appuntamento democratico e pronunciandosi in maniera chiara con le percentuali
uscite dallo spoglio.
Abbiamo pensato che le
cose giuste da fare fossero il parlare con i cittadini.
E così abbiamo fatto.
Non avevamo da mettere
in campo vendette personali, riserve sulle persone, conti da regolare, ma solo la
nostra capacità nell’avere e costruire relazioni umane, sociali e anche con un
po’ di sentimento e di passione. Tutto con grande umiltà! L’umiltà come
valore portante in un politico.
Il nostro point
elettorale, la nostra casa sono state le vie, le piazze, il paese tutt’uno con
gli uomini, le donne e i bambini che lo vivono.
Forse solo ora è
possibile fino in fondo comprendere come questo sia stata la scelta
determinante. Il confronto e il rapporto con i cittadini sono il più importante
nutrimento per la democrazia, guardare negli occhi le persone e alle stesse
poter parlare senza remore, senza conflitti interni è indubbiamente una forza e
una caratteristica fondamentale del radicamento sociale e politico delle
comunità locali.
Oggi dobbiamo tradurre
queste emozioni e queste intenzioni in una attenta analisi dei problemi, per puntare
alla soluzione dei problemi.
Spetta a noi provarci.
Spetta a questo
Consiglio Comunale che si presenta oggi profondamente rinnovato.
È un compito gravoso. Sono certo che
sapremo affrontarlo INSIEME, ciascuno per il ruolo che riveste in questo
consesso civico, con coscienza, coerenza ed impegno. Senza promettere nulla
che non si possa ragionevolmente realizzare.
Perché questo deve
essere chiaro: se intendiamo il nostro impegno come missione tesa al bene
pubblico, dobbiamo essere onesti con noi stessi e con i cittadini. Fino in
fondo. Con la massima lealtà, correttezza e trasparenza.
Ed è in questa riflessione
che entra a pieno titolo il concetto della partecipazione. Una
partecipazione non di facciata. Ma vera e concreta. Una parola che sarà
ricorrente. E che vuole essere piena di contenuto e sostanza. Su questa si
incentrerà il nostro metodo di lavoro. Sulla partecipazione che è rispetto e
valorizzazione delle idee, riconoscimento del merito, sull'impegno individuale
e sulla concretezza.
Al bando dunque
ideologie, autoreferenzialità, interessi di parte, privilegi. Perché crediamo
sia possibile fare bene, in tempi ragionevoli, cose semplici, ma utili per tutti i cittadini.
Le linee
programmatiche che vi esporrò sinteticamente rispondono al più approfondito particolareggiato
Programma elettorale che allegherò a questo intervento e che è stato consegnato
ai cittadini. Ad esso risponderemo.
Ø Miriamo ad una città amica,
amica di coloro cui non sono pienamente riconosciuti i diritti al lavoro, alla
casa, alla salute.
Ø
Ho in mente, abbiamo in mente una città viva e vitale. Una città attenta alle
fasce sociali più deboli che garantisca una vita buona alle famiglie con figli
piccoli, agli anziani, alle persone diversamente abili, a chi vive in
condizioni di marginalità sociale. Proponiamo un programma che offra la possibilità di continuare a
vivere in un PAESE A MISURA DI FAMIGLIA.
Vogliamo un paese in cui chi amministra SI METTA AL FIANCO DEL CITTADINO ed abbia questi riferimenti:
• la famiglia innanzitutto;
• l’ambiente e le energie rinnovabili;
• favorire le iniziative delle associazioni;
• la sicurezza, la vivibilità del paese.
Una
città che riporti al centro dell'interesse i bambini, gli adolescenti ed i
giovani adeguando i servizi e le offerte di aggregazione e di cultura a loro
rivolti.
Ø
Ho in mente, abbiamo in mente una città accanto ai
giovani. Si pensa a produrre interventi “per” i giovani…. Soprattutto “con” i giovani.
Cercheremo, quindi, di misurarci con il “Mondo
Giovani” , perché sono i ragazzi che suscitano pensieri, emozioni,
preoccupazioni, speranze.
Ø Partiamo
da un situazione economica generale grave, da una forte crisi economica ed a
tagli di risorse. Per cui niente voli pindarici.
Piuttosto una gestione oculata e rigorosa della politica di bilancio che
consenta al Comune di mantenere un buon livello dei servizi prestati,
specialmente alle fasce sociali più deboli della popolazione.
Ø
Va
fatto con l'impegno di tutti i dipendenti comunali, attraverso una necessaria e
concreta razionalizzazione della cosiddetta “macchina comunale”. Dove
non saranno fatti stravolgimenti, ma alcuni cambiamenti, sì. E dove deve essere
chiaro un concetto: sarà premiato il merito e non sarà tollerato il mancato
senso del dovere di un pubblico dipendente.
E provo a mettere dei punti
fermi su situazioni deprecabili e sotto gli occhi di tutti.
Ø A partire
dal decoro urbano.
Non va bene che oggi, 5 giugno, ci sia ancora una viabilità cittadina da
vergogna. Non va bene che le strade siano infestate d'erba. Non va
bene che i rifiuti siano sparsi per il territorio senza alcun controllo.
Sonnino deve tornare ad essere il Primo paese per la raccolta differenziata con
il contributo ed il sacrificio di tutti.
Ø Non va bene che resti per mesi
una buca sulla strada o un lampione fulminato. Non vanno bene tante
criticità….quando basterebbe un minimo di attenzione.. più che risorse per
sistemarle. Perché è una questione di sensibilità e di rispetto verso i
cittadini.
Ø Ho in mente, abbiamo
in mente una città sicura per il rispetto delle
regole e della legalità. La sicurezza è un diritto irrinunciabile per tutti i
cittadini.
L’illegalità non ha mai giustificazioni. Ci adopereremo per migliorare la vigilanza
e il controllo del territorio.
Ø
Presteremo
particolare attenzione alle
tematiche della scuola e dell’educazione garantendo ad ogni ragazzo i mezzi per
una migliore preparazione culturale, civica e sociale.
Intendiamo dare continuità a
una scuola concepita come un luogo di tutti e per tutti, ponendo attenzione non solo agli spazi fisici, ma anche alle opportunità
sociali e culturali che si possono realizzare all’interno del sistema
scolastico.
Ø
Tenderemo
a offrire l’opportunità di un arricchimento culturale e un ampio ventaglio di scelte per il proprio
tempo libero sostenendo le iniziative delle associazioni che renderanno più
stimolante il nostro paese.
Ø
Stabiliremo gli Stati generali
della cultura come momento di confronto e dibattito tecnico-politico
degli operatori rispetto alle linee strategiche di direzione e investimento
culturale rilanciando
il POLO CULTURALE con Museo delle Terre di Confine, attività nella Biblioteca,
e le feste
tradizionali.
In questo contesto sarà fondamentale la riscoperta
del Centro storico.
Ø
Daremo impulso alla Consulta delle Attività produttive con la
presenza di tutti i rappresentanti del mondo produttivo per affrontare i
problemi del settore e proporre nuove forme di sviluppo. La Consulta dovrà dotarsi di
propri rappresentanti eletti direttamente dagli operatori del paese e prevedere
il recupero delle tradizioni, forme di vicinanza all’olivicoltura, ai nostri
prodotti tipici.
Ø
Istituiremo
la “Task Force
della Salute” dove la cura, l’assistenza, la prevenzione dovranno
essere il più vicino possibile al cittadino con il ripristino di servizi
ultimamente dimenticati.
Ø La tutela del paesaggio e dell'ambiente sono valori
fondamentali per la nostra comunità.
Ø Le energie alternative come scelta educativa
È importante che si
sviluppi, anche in una comunità come la nostra, un tema importantissimo come
quello delle energie alternative (solare, dai rifiuti ecc.).
Si devono stimolare tutti i cittadini al risparmio
energetico e insegnare loro come, partendo da piccoli cambiamenti del nostro
vivere quotidiano, sia possibile la riduzione dei gas inquinanti.
Questi punti appena
enunciati sono solo una sintesi del nostro programma.
Di certo con il
passare dei giorni faremo una analisi puntuale degli obiettivi, modificheremo
quello che necessita, aggiungeremo iniziative non previste. E’ il lavoro sul
campo che determinerà la concretezza delle idee.
Oggi abbiamo
tracciato la strada.
Ora ci aggiungiamo a
percorrerla consci delle difficoltà finanziarie che non ci impauriscono ma che
ci portano ad una presa di coscienza realistica. Ci atterremo sicuramente e
soprattutto a rivedere le carenze nella quotidianità. Cercheremo nei primi mesi
di tornare alla normalità almeno nella viabilità e nella raccolta differenziata
visto anche l’avvicinarsi del caldo.
I sonninesi hanno
consegnato a me ed a voi Consiglieri comunali tutti le chiavi del paese.
Apriamo INSIEME le porte significando di aver cura del bene di
tutti, dei beni di tutti.
Ma voglio allargare lo
sguardo e pensare che, INSIEME, il Sindaco, la sua Giunta e il Consiglio
Comunale possano contribuire ad un modello nuovo di paese che merita di
essere servito e stimolato ad unirsi in un unico sentire accantonando sterili
divisioni dovute a ideologie o peggio da prevenzioni.
Scriveva Marco Aurelio
nel 174 d.c: “Noi siamo nati per darci un aiuto
reciproco, come i piedi, le mani, le palpebre, come due file di denti. Ecco
perché è cosa contro natura agire l’uno contro l’altro. Tutto ciò che viene
dagli uomini ci è caro perché ci unisce una parentela a forma di catena”.
Serve quindi applicare,
se veramente teniamo alla nostra gente, uno stile sobrio per un “Patto di
solidarietà”.
Nel
nostro confrontarci, iniziamo con l’abbandonare parole come scontro, pregiudizio,
egoismo, intolleranza, demagogia, calcolo, cinismo, vendetta, arroganza.
Diamo forza
e valore ad altre come dialogo, ascolto, pazienza, mediazione, condivisione
obiettivi, progetti, sobrietà, umiltà.
Serve, altresì,
un’intuizione della realtà che dia senso alle scelte che si faranno. Non basta
solo “fare”. Occorre “fare bene”, ma è oltremodo necessario che al
“fare” si anteponga il pensare, il discernere e lo scegliere.
Nell’epoca della
comunicazione, della globalizzazione non è più la semplice contrapposizione
ideologica tra destra e sinistra, ma la capacità di scegliere tra opzioni
diverse quella che sa portare maggiore beneficio alla comunità, nell’interesse
di molti e non di pochi.
E noi abbiamo già
superato la contrapposizione destra-sinistra in nome di un obiettivo fondante ….SONNINO
INSIEME ! “La politica non è un’avventura personale,
ma un meraviglioso viaggio collettivo”. Ecco:
è così che intendo anche io questo servizio.
Non sono qui ad occupare
un posto ma sono a disposizione di quanti vogliono salpare per un nuovo
viaggio, da fare INSIEME, al ritorno dal quale poter portare al nostro paese
nuovi tesori: innovazione, servizi, benessere, lavoro.
Per fare questo
viaggio serve uno sguardo oltre l’appartenenza di ognuno di noi.
Cito Don Lorenzo
Milani che scriveva nella Lettera a un professoressa: “Il mio problema è anche il tuo. Uscirne da soli è egoismo.
Uscirne insieme è la politica”.
Questo sia lo stile e
l’impegno con il quale ciascuno di noi, chiamato in questa Assemblea a rappresentare
la nostra gente, si appresta a vivere – nel rispetto dei ruoli che gli elettori
ci hanno affidato – il mandato per i prossimi 5 anni.
Lo dico soprattutto a
numerosi giovani presenti in questo Consiglio. Gli occhi di molti saranno sopra
di noi e lo saranno soprattutto su chi è più giovane, perché le attese di
cambiamento si concentrano proprio in chi ha ancora molto futuro davanti.
Non cadiamo nell’errore
di diventare vecchi anzi tempo, con stili e pratiche non nostre! Non perdiamo
l’occasione di saper innovare.
In questi giorni ho
letto diversi commenti sui mezzi di informazione che analizzavano i risultati elettorali
di tanti comuni. Fra questi un augurio rivolto ai Sindaci e ai Consiglieri
comunali mi ha colpito : “Il domani, che è
già in marcia, sarà quale lo vogliamo fin da questo momento, perché il nostro
impegno verso il domani incomincia oggi”.
Porgo una stretta di mano “virtuale” a tutti,
per iniziare insieme un percorso che ci vedrà protagonisti, amministratori e
cittadini, per i prossimi 5 anni.
Concludo questo mio primo
intervento da Sindaco con un riferimento personale.
Spero non me ne vogliate e mi sia consentito farlo, per meglio rappresentare a voi tutti il forte coinvolgimento che avverto nell'accingermi a questa importante missione. Non mi sfugge il fatto, né mai mi è sfuggito, che porto un cognome conosciuto in paese per la storia economica e sociale di Sonnino.
Spero non me ne vogliate e mi sia consentito farlo, per meglio rappresentare a voi tutti il forte coinvolgimento che avverto nell'accingermi a questa importante missione. Non mi sfugge il fatto, né mai mi è sfuggito, che porto un cognome conosciuto in paese per la storia economica e sociale di Sonnino.
L'esempio di mio padre,
che faceva della disponibilità, del rispetto, dell’umiltà verso le persone tutte
un punto irrinunciabile, mi ha accompagnato nelle scelte della mia vita
familiare e professionale.
Sarà quell'esempio il
mio sigillo di riferimento costante anche nell'azione di governo della città. E
questo per me vale come un ulteriore ufficiale giuramento, che si unisce al
giuramento solenne alla Costituzione che ho appena compiuto.
Il mio cordiale
saluto. Con l’aiuto di Dio.
W Sonnino ed i
sonninesi. Grazie.
Il
Sindaco
Luciano
De Angelis